Il CIAO

Storia di una parola

Pubblicato il 01 dicembre 2020

Nel 1978 in una delle sue più belle canzoni Vasco Rossi si chiedeva cosa volesse davvero dire la parola CIAO.

Etimologicamente deriva dalla parola schiavo: qualche secolo fa, per salutare qualcuno, si diceva servo vostro oppure schiavo vostro; le prime tracce della parola CIAO risalgono tuttavia all’incirca al 1818, dalle testimonianze dell’italiano colloquiale o familiare parlato dai veneti, dai lombardi e dai piemontesi.

CIAO è una delle parole italiane più diffuse al mondo, tanto che se si cerca su Google i risultati sono circa 123 milioni di pagine. Era anche il nome della mascotte creata per i mondiali di calcio italiani del 1990, quelli delle “Notti magiche” di Gianna Nannini e Edoardo Bennato.

Un nome tutto italiano quindi, che grazie al suo successo ha fatto il giro del mondo, contagiando le altre lingue e divenendo un simbolo.

Proprio nel 1967 il nome CIAO viene preso in adozione dal nuovo moderno ciclomotore targato Piaggio, consacrandolo definitivamente a mezzo a due ruote giovane, dinamico e brillante così come testimoniano le campagne pubblicitarie.

 

Le informazioni sono tratte dal volume “Il museo della lingua italiana" di Giuseppe Antonelli, edito da Mondadori. Il volume termina con una foto del nostro amato Ciao.

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