Paradiso per due

“La grande città. Folla, folla ovunque. Questi due ragazzi si amano, ma come è difficile per loro rimanere soli! Eccoli alla fermata del tram. Urtoni, e ancora urtoni. Sul tram affollato sono sospinti uno lontano dall’altro. E così in ufficio. Così ai giardini pubblici. Così nella sala da ballo. Folla, folla, folla… quando potranno dire di essere finalmente soli, vicini e felici? Sulla loro Vespa! Vespa: paradiso per due!”.

Con queste parole un patinato spot cinematografico dei primi anni ’60 – che trasferiva su pellicola lo slogan di una fortunata campagna pubblicitaria –  celebrava Vespa come compagna ideale delle tanto agognate fughe fuori città dei giovani innamorati, che sperimentavano, all’alba di una società che si preparava a trasformazioni sociali profonde, la libertà di strappare alla convulsa quotidianità un momento di intima felicità, lontano dai rumori e dagli sguardi altrui.
Dalle coppie delle prime gite fuori porta - lui alla guida, lei pudicamente seduta all’amazzone sul sellino posteriore - ai giovani disinibiti dei decenni successivi, Vespa ha messo l’amore su due ruote, regalando a tutti la libertà di viaggiare in due lungo le strade di un mondo sempre più aperto e connesso.
Alla loro felicità, oggi come ieri, manca solo la Vespa!