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La rivista dei vespisti
Pagine di stile, trend e innovazione
Pubblicato il 29 luglio 2021
La “Rivista Piaggio” nasce nel 1949 come importante strumento strategico di comunicazione aziendale per celebrare e incrementare il successo mondiale di Vespa. Confezionata sul modello dei contemporanei rotocalchi, ne è primo direttore il giornalista sportivo Renato Tassinari, responsabile dell’Ufficio Pubblicità Piaggio e “inventore” del Vespa Club d’Italia, nato nello stesso 1949.
La rivista – che proseguirà le sue pubblicazioni fino al 1979 – rappresenta un esempio significativo e di successo di quegli house organ che negli anni ’50 e ’60 contribuirono all’affermarsi di molti marchi nell’immaginario del pubblico, coinvolgendo nella loro attività editoriale importanti scrittori, illustratori, fotografi e pubblicitari.
Sarà però soprattutto lo stretto legame con i vespisti ad alimentare, sulle pagine della Rivista, l’immaginario collettivo di movimento di utilizzatori accomunati da una passione senza precedenti per quello che diventerà un vero e proprio oggetto di culto: “si è pensato di creare – si legge nell’editoriale che apre le pubblicazioni – un punto d’incontro tra la Casa costruttrice della Vespa, i suoi Agenti che seguono lo sviluppo del mercato e il numero sempre crescente dei suoi possessori. Queste pagine daranno luogo a questo incontro e rifletteranno quello che ormai si può definire il ‘mondo della Vespa’".
La “Rivista Piaggio” resta dunque ancora oggi una delle più ricche e affascinanti fonti di informazione sulla storia della Vespa e della sua diffusione sulle strade di tutte il mondo.
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