Erberto Carboni

In tutto il mondo Vespa

Pubblicato il 19 novembre 2021

Designer grafico, cartellonista e illustratore, Erberto Carboni è stato precursore italiano della comunicazione pubblicitaria, legando il suo nome a celebri slogan come Con Barilla è sempre domenica e È sempre l’ora dei Pavesini. Strinse anche un forte legame con la Rai per il quale creò celebri loghi e le prime sigle televisive.

Nato a Parma il 22 novembre 1899, nel 1921, subito dopo aver conseguito il diploma all'Istituto di Belle Arti, esordì come caricaturista sul periodico umoristico locale “La puntura”, con lo pseudonimo di “Lince”. Si occupò quindi di grafica pubblicitaria e diede il via alla sua attività di illustratore, collaborando a riviste come “Lidel”, “Novella”, “Dramma”, “Emporium”, “Le grandi firme”.

Nel 1932 si trasferì a Milano, dove collaborò come consulente esterno con lo Studio Boggeri, di Antonio Boggeri, uno dei primi maestri della comunicazione in Italia, trampolino di lancio per lui e per altri futuri grafici di fama internazionale, come Bruno Munari e Max Huber.

Tra la seconda metà degli anni ’30 e gli anni ‘60, Carboni firmò le campagne pubblicitarie per numerose grandi aziende, delle quali contribuì a sancire il successo.

Nel 1948, intanto, aveva inaugurato una lunga collaborazione Rai, che durò fino agli ultimi anni della sua vita.
Realizzò il primo marchio dell’azienda, con le lettere squadrate e il puntino sulla i, al quale, nel 1953, aggiunse il logo Tv, con la T grigia sopra una V bianca, su una base nera.

Fu inoltre il creatore della seconda sigla del Telegiornale, che andò in onda alle 20,45 del 3 gennaio 1954, giorno delle prime trasmissioni regolari della Rai e disegnò il celebre monoscopio della Rai, mandato in onda interrottamente dal 1954 al 1977.

Realizzò anche la prima, celeberrima, sigla televisiva dell'inizio trasmissioni.

Si aggiudicò numerosi riconoscimenti, tra i quali il Premio nazionale della grafica pubblicitaria, il Premio nazionale per l'allestimento di esposizioni, la Palma d'oro della pubblicità, il Gran premio della Triennale di Milano.

Morì all’età di 85 anni a Milano il 5 novembre 1984.

Risale al 1960 la sua unica ma significativa collaborazione con Piaggio, con una campagna pubblicitaria che esaltava, con una comunicazione al tempo stesso tecnica ed evocativa, l’aspirazione internazionale di Vespa: tratti semplici e uno slogan incisivo (“In tutto il mondo Vespa”) capaci di mostrare al pubblico il successo dello scooter più famoso nel mondo, ormai leader nel campo della mobilità a due ruote.  Commentava la rivista Piaggio nel presentare il suo lavoro: “Erberto Carboni è un maestro nel settore grafico: ad ogni nuova campagna, ad ogni nuovo bozzetto, l’estro inventivo dell’artista si rinnova e muta col mutare del prodotto trattato”.

Carboni andava così ad aggiungersi ad altri celebri cartellonisti, che negli anni precedenti avevano dato lustro alla comunicazione pubblicitaria di Piaggio, come Nino Ferenzi, Franco Mosca, Raymond Savignac, Bernard Villemot e Sandro Scarsi.

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