La Befana del Vigile

Storia di una tradizione

Pubblicato il 21 dicembre 2021

Lo stesso anno in cui Vespa faceva la sua prima comparsa sulle strade d’Italia, il 1946, si inaugurava una tradizione che avrebbe caratterizzato per molti decenni le festività natalizie delle principali città italiane: la Befana del Vigile.

Nel giorno dell’Epifania, 6 gennaio, privati cittadini, ditte e negozianti usavano portare doni e dolciumi ai vigili, infreddoliti sulle loro pedane in mezzo al traffico dei principali incroci, prima che la diffusione massiccia dei semafori portasse alla scomparsa di questa figura familiare, resa immortale da Alberto Sordi in un film di Luigi Zampa del 1960. La manifestazione si rinnovava gioiosa ogni anno tra i flash dei fotografi e le riprese dell’Istituto Luce.

Ai festeggiamenti, fin dai primissimi anni ’50, presero parte i principali Vespa Club del Paese, mettendo in scena sfilate di Ape e Vespa cariche di doni. Un coinvolgimento certamente favorito da Piaggio, il cui interesse era di smentire le voci maligne che dipingevano Vespa come una delle più acerrime nemiche della polizia municipale. Scriveva la «Rivista Piaggio» nel 1953, dando conto del rinnovato successo della manifestazione in città come Roma, Milano, Torino, Genova, Catania, Vicenza: «Anche questa volta non si è trattato di una cerimonia inutile e crediamo che valga la pena di sottolineare la fraternità e la collaborazione ormai esistenti tra i tutori del traffico ed i vespisti, fraternità e collaborazione che smontano nel modo più clamoroso le svariate e interessate campagne giornalistiche tendenti a considerare il motorscooter come il nemico n. 1 della circolazione stradale, e i vigili del traffico suoi implacabili repressori».

Uno strumento di comunicazione pubblicitaria indiretta oggi dimenticato, ma del quale l’Archivio Storico Piaggio, come potete vedere nella gallery, conserva importanti tracce.

La gallery fotografica

1 2 3 4