Chi Vespa canta canzoni nuove

#vespasoundscool

Pubblicato il 27 luglio 2022

Anni ’60. In Italia, grazie a Vespa 50 (Senza targa e senza patente!), la Vespa diventa il simbolo di un mercato giovanile in potente espansione e affida la sua pubblicità, ormai approdata in televisione, a beniamini dei teen-agers come Gianni Morandi, protagonista di un celebre Carosello in cui ragazzi e ragazze si muovono forsennatamente a ritmo di shake.

Nel decennio dei giovani per eccellenza, la Vespa e la musica rappresentano, insieme alle prime minigonne, il segno dei tempi in veloce trasformazione. «Chi Vespa canta canzoni nuove», recita nel 1969 una delle meno note declinazioni della più celebre campagna pubblicitaria Piaggio.

Nello stesso anno compare sul mercato la Vespa 50 Special, che quarant’anni più tardi ispirerà ai Lùnapop l’inno di più di una generazione di giovani («Vespe truccate anni ’60 / girano in centro sfiorando i 90 / Rosse di fuoco, comincia la danza / di frecce con dietro attaccata una targa. / Dammi una Special, l’estate che avanza / Dammi una Vespa e ti porto in vacanza»). 

In Inghilterra, Vespa super-accessoriate fanno impazzire giovani MOD, che proprio ai consumi musicali raffinati (il modern jazz di Miles Davis e Charlie Parker) devono il loro nome. Dalle minigonne di Mary Quant ai capelli a caschetto, dalla moda optical allo stile dandy, i MOD sono attirati da tutto ciò che proviene dall’Europa e, in particolare, dall’Italia. La Vespa 150 GS diventa per loro un vero e proprio mito. Uno stile che il successo di film come “Quadrophenia” (1979) e “Absolute beginners” (1986) mantengono vivo nei decenni successivi, anche grazie alle indimenticabili colonne sonore firmate dai The Who e David Bowie

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