Motore fuoribordo Moscone

Motore fuoribordo Moscone

1957

La Storia

Il motore fuoribordo iniziò ad acquistare visibilità negli anni ’30, attraverso i risultati conseguiti nelle specifiche gare sportive internazionali da poco introdotte a calendario. Competizioni che si avvalevano di motori di grossa cilindrata (250, 500 e 1000cc.) sfruttati con obiettivo unico la prestazione massima fine a se stessa. Quello che mancava, fino al dopoguerra, era la diffusione del fuoribordo nel campo del pratico impiego, a scopo turistico e utilitario, una lacuna che non sfuggì all’attento Enrico Piaggio. Proveniente da una famiglia genovese di antiche tradizioni marinare, Piaggio guardò all’orizzonte e comprese che, anche tra i flutti, avrebbe potuto fornire un contributo alla motorizzazione. Si trattava soltanto di sfruttare quei concetti di utilità, praticità ed economia connaturati nella Vespa e nell’Ape. Alla fine del 1947 Corradino d’Ascanio e il suo staff (particolarmente meritevole di menzione in questo progetto il contributo di Goffredo De Betta) iniziarono a ragionare sullo sviluppo della pompa rotativa preposta al raffreddamento del motore, deciso per il nuovo progetto ad acqua piuttosto che ad aria. La progettazione vera e propria ebbe luogo nel corso del 1948. Il Moscone, chiamato da Piaggio anche “Vespa del mare”, fu esposto per la prima volta alla Fiera Campionaria di Milano dell'aprile 1949, mentre il suo “battesimo” in acqua avvenne all’Idroscalo di Milano il 18 maggio dello stesso anno. Alla ricorrenza, oltre ad autorità e giornalisti, presero parte anche il presidente della Federazione Motonautica Italiana e Achille Castoldi, famoso conquistatore dei record mondiali di velocità su fuoribordo nel 1930 e 1940. Contemporaneamente allo sviluppo del Moscone, Piaggio mise in costruzione anche la barca adatta al suo fuoribordo: si trattava di un modello di scafo tipo “dinghi” costruito nei cantieri di Finale Ligure (gestiti dal fratello di Enrico, Armando). L’equipaggiamento completo fu lanciato sul mercato al prezzo di 218.000 lire, mentre il solo motore era acquistabile a 98.000 lire. Costruito nel 1949 in 405 esemplari e in un migliaio all’anno nel decennio successivo, anche il Moscone conquistò la sua fetta di mercato, sia nel settore turistico sia in quello professionale, alleviando la fatica di molti pescatori, che trovarono nel fuoribordo Piaggio un fedele amico. L’esemplare esposto al Museo Piaggio appartiene alla versione 1957.

Le Caratteristiche

Motore a due cilindri orizzontali sovrapposti, con distribuzione comandata dall'albero motore

Alesaggio 40 mm

Corsa 39,6 mm

Cilindrata 99,5 cc

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