Motore PVII C35

Motore PVII C35

1936

La Storia

Inizialmente i motori Piaggio furono chiamati Stella. Seguiva una cifra indicante il numero dei cilindri. Successivamente vi fu aggiunta la lettera "P" con un numero progressivo in cifre romane: se il motore era dotato di riduttore, la sigla veniva indicata con la lettera R e dalla lettera C se dotato di compressore. Una cifra suggeriva la quota di ristabilimento della potenza in cv. Dall’inizio della produzione motoristica al 1943 la Piaggio progettò e produsse 16 modelli diversi di motori, a partire dal PVII da 370 cavalli per finire con il  PXXII da 1500 cavalli. Il primo della serie “P” è stato il PVII, sette cilindri radiale, che venne sviluppato in versioni da 370 a 500 cavalli. Il PVII fu montato su numerosi velivoli italiani ed è stato protagonista del primo collegamento postale Italia/America del Sud sul SIAI S.71 nel 1934. Il PVII venne costruito anche in versione speciale (PVII Z) con carburatore senza galleggiante Piaggio AS80: in questa versione ottenne il primato mondiale di durata di volo rovescio nel 1933 su un Caproni Ca. 113. Nel 1934 il pilota Renato Donati conquistò il primato di quota raggiungendo i 14.443 metri, altezza superiore di oltre 1000 metri rispetto al record precedente, detenuto dal francese Lemonine. Per l’impresa venne opportunamente adattato un Caproni Ca. 113, con motore PVII RC 35, trasformato per le alte quote e dotato di un impianto di erogazione automatica dell’ossigeno. Le caratteristiche principali del Caproni Ca. 113, con motore PVII C35 da 370 cv, sono l’apertura alare di 10,5 m., la lunghezza di 7,4 m., l’altezza di 2,75 m. e la velocità di 250 Km/h, con un’autonomia di 300 Km. Il Ca. 113 era un aeroplano da competizione con spiccate qualità acrobatiche divenuto famoso proprio per questo primati

Le Caratteristiche

Alesaggio 146 mm

Corsa 165 mm

Cilindrata 19,334 dm3

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